Amarcord
A Borgo, tra il 1930 e il 1935, l'adolescente Titta cresce subendo condizionamenti entro e fuori dell'ambito domestico. Mentre tenta di affermare la propria personalità, gli sovvengono molteplici ricordi. Suo padre Aurelio è un piccolo impresario edile perennemente in discordia con la moglie Miranda; zio Pataca vegeta alle spalle dei parenti; zio Teo è ricoverato in manicomio; il nonno si gode egoisticamente una salute di ferro, non trascurando di prendersi delle libertà con la domestica. Nella provinciale cittadina emergono: Gradisca, una procace parrucchiera; Volpina una ragazza un po' scema e priva di freni inibitori; una tabaccaia mastodontica, quasi mostruosa; un avvocato dalla retorica facile e magniloquente; Giudizio, il matto; Biscein il bugiardo; il motociclista esibizionista e tutta una galleria di personaggi che, agendo nel mondo della scuola, della chiesa, e nelle feste fasciste, nelle celebrazioni folcloristiche o negli avvenimenti eccezionali, rivelano caratteristiche bislacche. Le stagioni trascorrono inesorabili, scandite dal cadere della neve o dalle "manine" staccatesi dai primi fiori primaverili.
1973
Federico Fellini
Armando Brancia
Pupella Maggio
Bruno Zanin
Pupella Maggio
Bruno Zanin
Colore
127 min.
ITA
David di Donatello Franco Cristaldi
Oscar Miglior Film Straniero
Oscar Miglior Film Straniero